Non è facile valutare obiettivamente le proprie capacità. L’egoismo, l’orgoglio, la superbia, l’eccessiva modestia, l’eccessiva bontà e tanti altri sentimenti buoni e cattivi che concorrono in misura diversa a formare il carattere dell’individuo, inducono quasi sempre in errore nella valutazione delle proprie capacità. Pertanto, a seconda del carattere, ciascuno è portato a:
– valutarsi obiettivamente;
– sottovalutarsi;
– sopravalutarsi.
Pochissimi appartengono alla prima categoria, scarsi alla seconda e molti alla terza. Di conseguenza, chi per difetto chi per eccesso, quasi tutti errano nello stimare le proprie capacità.
Per lo sportivo la valutazione può essere effettuata con una certa esattezza da una seconda persona che lo abbia seguito da vicino negli allenamenti, che ne conosca bene il carattere, le doti naturali e quelle acquisite con la preparazione; questa persona non può essere che l’allenatore. Pertanto, il tiratore che ha la fortuna di avere un allenatore a sua disposizione, farà bene ad ascoltare il suo parere prima di valutare le proprie capacità e le proprie possibilità di migliorare il rendimento.